Vincitori della XLV edizione del Premio Scanno per Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari

Medaglione

Vincenzo Esposito è nato a Napoli il 16/12/1956. Abilitato al ruolo di Professore di I fascia dal 27 luglio 2017.
Laureatosi in Sociologia presso l'Università degli Studi di Salerno, si è specializzato in "Antropologia culturale delle Società complesse" presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.

Professore associato, dal 1° novembre 2011, della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Salerno (s.s.d. M-DEA/01), insegna Antropologia culturale nel Corso di Laurea triennale in Filosofia e Antropologia interculturale nel Corso di Laurea Magistrale in Filosofia. Dapprima come Tecnico laureato, quindi come Ricercatore, ha insegnato Storia delle Tradizioni popolari nel corso di Laurea in Beni culturali e Antropologia culturale on-line nel Corso di Laurea in Sociologia. Ha tenuto corsi di Antropologia culturale anche per la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Salerno e Corsi di Antropologia visiva per l'Università degli Studi di Parma (Master in Scienze e Tecniche dello Spettacolo). Fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato in "Antropologia e studi storico-linguistici" dell'Università degli Studi di Messina.

È membro del Consiglio direttivo del CEIC (Centro Etnografico Campano). È stato socio dell'AICS (Associazione Italiana di Cinematografia Scientifica). È stato coordinatore scientifico del CDCP - Centro per lo studio e la documentazione della cultura popolare del Comune di Mercato S. Severino (SA). È stato socio ordinario dell'AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Demoetnoantropologiche) e ha fatto parte, dal 2007 al 2010, del Consiglio direttivo. Nel 2016 è stato rieletto nel Consiglio Direttivo dell'AISEA fino alla sua confluenza nella SIAC. Dal 2019 fa parte del Consiglio Direttivo della SIAC-Società Italiana di Antropologia culturale.

È responsabile scientifico del Laboratorio di Antropologia "Annabella Rossi" del DISPAC. È consulente di "Ethnoi. Festival delle minoranze linguistiche e culturali".

È vice direttore della rivista "Materiali per lo studio della cultura folclorica" e direttore della collana di Studi antropologici "Le cento porte", Edizioni Oèdipus, Salerno-Milano.

Ha vinto il premio "Penisola Sorrentina - Arturo Esposito - Le due Costiere" per la sez. "Antropologia e Comunicazione", nel 2007, con il Documentario Antropologico "3 marzo'44" (prod. Lab. "Annabella Rossi"-Dispac- UNISA).

Medaglione

Dina Gallo nata a Salerno. Docente di italiano e Storia presso l’ISISS “Ronca” di Solofra, nella sede di Montoro. Laureata in “Lettere moderne” presso l’Università degli studi di Salerno e in “Achivistica generale” presso l’Università “La Sapienza di Roma.

Presso “La Sapienza” di Roma, ha conseguito il dottorato di ricerca in “Antropologia culturale”. Ha vissuto per cinque anni tra la Liguria, la Lombardia e il Piemonte e questa varie esperienze hanno contribuito molto alla Sua crescita professionale e culturale.

E’ specializzata per l’insegnamento sul sostegno e per anni, nell’ambito scolastico, si occupata di progetti per alunni in situazione di handicap.
E’ cultrice della materia presso l’Università di Salerno nel settore delle discipline demoetnoantropologiche. Ha collaborato a numerose ricerche nel campo antropologico e ha al suo attivo articoli e saggi sul tema. Collabora con la cattedra di Antropologia Culturale presso la facoltà di filosofia dell’Università di Salerno.

La sua professione e i suoi interessi, la portano a ricercare sempre continui stimoli di ricerca che possano farla crescere sempre più come persona e come docente/ricercatrice.

Menzione

La Giuria decide all’unanimità di assegnare il XLV Premio Scanno-Riccardo Tanturri 2019 per la sezione di Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari all’opera Il tempo dell’Assunta.

Riti, immagini e storie a Guardia Sanframondi a cura di Vincenzo Esposito e Dina Gallo per la ricognizione attenta della letteratura scientifica sull’argomento, per il coinvolgimento di altri studiosi operanti nell’area campana (Lello Mazzacane, Ugo Vuoso e altri), per il coinvolgimento anche di dottorandi ed esperti, per la reiterazione di soggiorni sul campo al fine di acquisire un’ulteriore documentazione e di verificare quella di cui si è già in possesso.