Vincitore della XLIV edizione del Premio Scanno per l’Ecologia

Medaglione

ulco Pratesi nato a Roma nel 1934, laureato in architettura a Roma nel 1960, sposato, quattro figli.
Ha progettato numerosi parchi nazionali e riserve naturali in Italia e all'estero. Ha fondato nel 1966 il WWF Italia di cui oggi è Presidente onorario.
Dal 1992 al 1994 é stato deputato nel gruppo dei Verdi.
Dal 1995 al 2005 è stato presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo
Dirige la rivista "Panda" del WWF e per trent'anni la rivista per ragazzi "L'Orsa".
Ha scritto numerosi libri: "Il Salvanatura", "Guide alla Natura d'Italia", "Clandestini in città", "Esclusi dall'Arca", "I Cavalieri della Grande Laguna", "Un cane", "Storia della natura d'Italia" e molti altri, alcuni dei quali ha illustrato personalmente.
Collabora al "Corriere della Sera " e a "l'Espresso" e a molte altre riviste.

Menzione

Quando in Italia si parla di ambientalismo, non si può non pensare a Fulco Pratesi.

Non solo perchè ha fondato il WWF Italia, ma soprattutto perchè ha iniziato a parlare di tutela dell'ambiente quando le priorità del paese erano quelle della industrializzazione più selvaggia, del carbone, delle raffinerie, dei grandi poli chimici, delle centrali nucleari. Di certo, non era facile, in quegli anni parlare di natura, di animali, di parchi e tentare di far capire che gli uccelli e tutti gli altri animali, gli alberi e i fiori hanno la stessa vitale importanza nella vita umana di quanta ne abbia la dignità del lavoro e che la crescita non può mai essere intesa in senso solo quantitativo. E bene ha fatto Fulco a riassumere 50 anni di storia, sua e del WWF Italia nel suo ultimo libro intitolato “In nome del panda – La mia lunga storia d’amore con la Natura” che sta uscendo in questi giorni.

Le sue battaglia in difesa dell'ambiente e della natura si sono concretizzate, sia come WWF sia come Lipu e Italia Nostra,  nella creazione di una grande rete di Oasi di protezione in tutta Italia, nella lotta contro il nucleare, la caccia e l'uso dei pesticidi (oggetto di referendum abrogativi), nella promozione, creazione e difesa di numerosi Parchi Nazionali a iniziare, nel 1968 con quello del Pollino (destinato a divenire sede di "Pollinia", la Cervinia del sud).

Senza Fulco non sarebbero mai nati il Parco dell’uccellina, l’Oasi di Bolgheri, la Laguna di Orbetello, Il Parco di Gennargentu e molti altri luoghi incantevoli.

E, per fortuna, il passare degli anni non lo ha fatto diventare più "ragionevole" come dimostra una delle sue più recenti battaglie, quella, insieme a tutte le associazioni ambientaliste italiane,  contro una riforma della Legge Quadro Parchi Nazionali che sta alterando e peggiorando quella che il Parlamento aveva varato con grande successo nel 1991.

Insomma, quando si parla di Pratesi e del premio Scanno ambiente, il difficile non è motivare le ragioni della scelta ma trovare un solo motivo per motivare una scelta diversa.