(Vincitrice della XLIV edizione del Premio Scanno per La Letteratura)

Medaglione

Edna O’Brien, è una delle voci più significative nel panorama della letteratura contemporanea. Nata nel 1930 a Tuamgraney, un piccolo villaggio di un’Irlanda fortemente cattolica, Edna O’Brien, insofferente dei limiti e del conformismo della vita irlandese si trasferisce, dopo un matrimonio e un divorzio, a Londra, dove esordisce nella sua carriera di scrittrice con il romanzo del 1960 Ragazze di campagna, che scandalizza il suo ambiente di origine (è messo all’indice dal governo di Dublino) ma ottiene subito un grande successo internazionale.
Premiato con il Kingsley Amis Award, il volume inaugura una trilogia che comprende i romanzi La ragazza sola (Rizzoli, 1963) e Ragazze nella felicità coniugale (E/O, 1990). Scrittrice prolifica, la O’Brien si cimenta con molti generi. Oltre ai romanzi, pubblica raccolte di poesie, testi teatrali, una biografia dell’amato Joyce e una di Lord Byron (Byron in Love, del 2010).
Ma una delle prove più affascinanti rimane la sua autobiografia, Country Girl, dove la O’Brien narra la durezza dell’educazione impartitagli nell’istituto di suore, i disagi e i conflitti della sua vita familiare e matrimoniale, l’emancipazione conseguita attraverso la scrittura, l’immersione nella comunità libera e trasgressiva della Londra degli anni Sessanta, gli incontri memorabili con grandi scrittori, attori e intellettuali, da Philip Roth a Marlon Brando, da Sean Connery al profeta dell’antipsichiatra Ronald Laing.
Molti dei suoi romanzi, che spesso ripercorrono ambienti e figure della sua giovinezza irlandese, sono tradotti in italiano. Tra questi Le stanze dei figli (E/O 1994), La ragazza dagli occhi verdi (E/O 2013), Lungo il fiume (Elliot 2014), La luce della sera (Elliot 2015). Per i suoi racconti, alcuni dei quali sono raccolti nell’antologia einaudiana Oggetto d’amore, Edna O’ Brien ha vinto nel 2011 il prestigioso Frank O'Connor Short Story Award.

Menzione

La giuria del Premio di letteratura ha deciso di assegnare il riconoscimento a Edna O’Brien, una delle protagoniste del panorama letterario contemporaneo, per il romanzo Tante piccole sedie rosse. Nel volume Edna O’Brien racconta l’incontro, dapprima affascinante e seducente, poi tragico e terribilmente violento, tra due mondi sideralmente lontani l’uno dall’altro.
Da un lato quello di un tranquillo e assopito villaggio irlandese, con le sue rassicuranti abitudini, e dall’altro quello da cui proviene un personaggio singolare e seduttivo, di cui verrà in luce nel corso del racconto il terribile passato: è il mondo delle guerre balcaniche degli anni novanta, con le loro inaudite atrocità, con gli stupri etnici e lo strazio dei corpi che la protagonista si troverà a dover rivivere su se stessa.
Le seicentoquarantatre piccole, vuote sedie rosse sono quelle che, nella commemorazione del ventennale dell’assedio di Sarajevo, vennero messe in fila, insieme ad altre migliaia, per ricordare i bambini che in esso persero la vita. Col suo romanzo Edna O’Brien ci riporta a una tragedia che riguarda tutti noi europei, e ci ingiunge di non cancellarla dalla memoria.
Ma al tempo stesso traccia un duro e impervio percorso di redenzione che la protagonista dovrà affrontare per fare i conti con il dolore e superarlo attraverso la potenza della scrittura.