Vincitore della XLIV edizione del Premio Scanno per la Medicina
Medaglione
1973-1975: Research assistant Department of Tumor Immunobiology and Chemotherapy, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", Milan, Italy.
1975-1976: Visiting fellow at the Department of Tumor Immunology, Chester Beatty Research Institute, Belmont, Sutton, Surrey, England.
1978 and 1979: Visiting fellow at the Laboratory of Immunodiagnosis, NIH, Bethesda, MD., USA, supported by a NATO Grant.
1979-1981: Senior investigator, Department of Tumor Immunology and Chemotherapy, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", Milan, Italy.
1981-1996: Chief, Laboratory of Immunology, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", Milan, Italy.
1994 to 2001: Full Professor of General Pathology, School of Medicine, University of Brescia, Italy.
1996 to 2005: Head, Department of Immunology and Cell Biology, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", Milan, Italy.
2001 to 2014: Full Professor of General Pathology, School of Medicine, State University of Milan, Italy
Sept. 2005 to date: Scientific Director, Istituto Clinico Humanitas, and President, Fondazione Humanitas per la Ricerca.
Menzione
Prof. Alberto Mantovani, medico, specialista in Oncologia, è professore di Patologia Generale presso l’Humanitas University e direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas. In passato ha lavorato in Inghilterra presso il Chester Beatty Research Institute di Belmont e negli Stati Uniti presso il National Institutes of Health di Bethesda ed è stato direttore del Dipartimento di Immunologia dell’Istituto Mario Negri di Milano.
La sua attività di ricerca è stata in gran parte dedicata all’immunologia, ai meccanismi alla base dell’infiammazione e al legame fra infiammazione e cancro. Mantovani ha scoperto che i macrofagi anziché combattere lo sviluppo del tumore, agiscono da “poliziotti corrotti” aiutandolo a crescere, ha inoltre scoperto negli anni ’80 la proteina Monocyte Chemotactic Protein-1/CCL2, membro della superfamiglia delle chemochine. Studiando le citochine, Mantovani e il suo gruppo di ricerca hanno inoltre identificato il funzionamento del recettore decoy per l’IL-1, un “falso” recettore che oggi può essere utilizzato per modulare l’infiammazione.
Un’altra scoperta importante è quella della proteina pentrassina 3 PTX3, molecola essenziale per proteggere l’organismo da funghi e batteri, presenta anche capacità oncosoppressive ed oggi continua ad essere oggetto di studio per le sue importanti applicazioni cliniche nell’ambito delle infezioni fungine, delle malattie infiammatorie e del cancro. Le sue scoperte scientifiche gli sono valse diversi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero e l’hanno reso il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale.
Mantovani ha inoltre scritto diversi libri di divulgazione scientifica: I Guardiani della vita, Immunità e Vaccini, Non avere paura di sognare.
Oggi, Mantovani riceve il premio Medicina per aver contribuito, con la sua attività di ricerca, in maniera sostanziale al progresso delle conoscenze nel campo della Medicina in generale e dell’Immunologia in particolare.