( Premio Speciale - XLII edizione del Premio Scanno)
MEDAGLIONE
Lo avevano deciso proprio in Abruzzo, a Torricella Peligna, al Festival delle Letterature di John Fante un anno fa e hanno onorato il loro impegno, dando vita ad un libro che racconta 60 anni non solo di storia della televisione, ma di storia di un Paese che si rialza e risorge dalle macerie della guerra, diventando testimone del boom economico.
"Il segno del telecomando: dallo sceneggiato alla fiction", scritto a quattro mani da Biagio Proietti e Maurizio Gianotti ed edito da Rai Eri, è la testimonianza di una televisione che dal '54 ad oggi ha spesso cambiato faccia ed è riuscita ad emozionare gli Italiani, ad influire sulle loro vite, condizionandone gusti e mode.
Nel 1954 inizia l'avventura della Rai e con essa la realizzazione dei primi sceneggiati: ai tempi erano adattamenti di opere letterarie, oggi è la moderna fiction.
"Il segno del telecomando" affronta l'entusiasmante viaggio da quelle lontane origini fino al 2014, e lo fa non solo ricostruendo la storia delle numerosissime produzioni Rai, ma cercando di andare oltre lo schermo.
La storia della fiction diventa specchio dei tempi e prova che, a volte, la televisione, a qualcuno, è riuscita anche a cambiare vita. In meglio, speriamo.
Menzione
Ha firmato la sceneggiatura di quello che ancora oggi è considerato un vero e proprio cult della televisione italiana, Biagio Proietti che può andare davvero fiero di aver catturato con lo sceneggiato in sette puntate "Dov'è Anna?" l'attenzione di 28 milioni di telespettatori. Un record ancora oggi imbattuto, tanto da essere diventato un libro, seguendo l'iter inverso rispetto a quello canonico nel '78 e con una riedizione appena un anno fa. Ma la sua carriera di autore televisivo è segnata anche da "Un certo Harry Brent", "Come un uragano", "Madame Bovary", con una grande Carla Gravina che ha conquistato anche la Francia.
Biagio Proietti ha sceneggiato diverse opere italiane e straniere, soprattutto americane, e scritto dei libri di narrativa, alcuni in coppia con sua moglie, Diana Crispo. Del Proietti autore cinematografico spicca "La morte risale a ieri sera", tratta dal romanzo di Giorgio Scerbanenco e in veste di regista ha portato sul grande schermo pellicole cult, come "Chewingum", mentre per la radio, grande successo per "Il lungo addio", in onda su Rai Radio2, tratto dal romanzo sempre di Chandler è segnato da un cast eccezionale: Philip Marlowe era interpretato dal grande Arnoldo Foà, c’erano Lino Troisi, Ottavio Fanfani, Ileana Ghione, Angela Cavo, Ennio Balbo.
Proietti è co-fondatore, con altri autori romani, del Roma Giallo Factory (RGF). È presidente della Commissione DOR (SIAE) e del Sindacato Autori.
Maurizio Gianotti, autore televisivo, lavora a Rai 1.
Attualmente è autore di LA VITA IN DIRETTA. Dal 2007 al 2014 è stato autore di UNOMATTINA.
Tra i programmi di cui è stato responsabile: UNOMATTINA TALK, con Duilio Giammaria e Benedetta Rinaldi, UNOMATTINA CAFFÈ, con Guido Barlozzetti, UNOMATTINA WEEKEND.
E’ stato per tredici anni uno degli autori storici di FORUM, prima su CANALE 5, poi su RETEQUATTRO.
Ha pubblicato i libri
JAZZ ED ESTETICA (L'Arzanà, Torino, 1981).
LE SENTENZE DEL GIUDICE DI FORUM, scritto con Santi Licheri (PIEMME, maggio 2000).
FARE L'AUTORE PER LA TV, (EURILINK 2008).
RABBIA! con Rosario Sorrentino e Cinzia Tani (Mondadori 2010).
LA TV AL TEMPO DEL WEB 2.0 (Armando Editore 2012).
A maggio è uscito per Rai Eri il suo libro IL SEGNO DEL TELECOMANDO, storia della fiction italiana scritta con Biagio Proietti.
Ha curato come responsabile delle attività laboratoriali RAI LAB, il corso di formazione per autori televisivi, conduttori, filmaker e comici della RAI (2012).