(vincitore della XXXVII edizione del Premio Scanno per il Diritto)

Medaglione

Il Prof. Luciano Russi, nato a Cappelle sul Tavo 65 anni fa, è scomparso prematuramente dopo una lunga malattia su cui aveva chiesto uno stretto riserbo, dopo le ultime apparizioni pubbliche per presentare il suo libro L’agonista, su Gabriele D’Annunzio e lo sport.

Con lui, docente di Storia delle dottrine politiche, se ne va il simbolo del mondo accademico abruzzese che, nel 1993, con una passione e una determinazione ormai rare, decise di diventare il padre fondatore dell’autonomia dell’Università di Teramo, fino ad allora costola decentrata della Gabriele D’Annunzio di Chieti.

Guidò l’autonomia dell’Università di cui rimase Rettore per undici anni, fino al 2005, quando lasciò il posto a Mauro Mattioli per trasferirsi a Roma, prima come docente di Scienze delle Comunicazione e poi di Storia delle dottrine politiche, la sua prima passione, coltivata con l’amore dello studio per lo studio, come dice Aristotele, che gli permise di elevare anche discipline pratiche, come quelle dello sport, a pensiero accademico.
E’ stato, inoltre, Presidente del Castel di Sangro, negli anni della serie B. Una piccola squadra che, come l’Università di Teramo, diventa una grande squadra con un grande presidente, il Rettore che amava lo sport e la cultura e che, come incipit del suo libro su Lilliput che diventa un gigante, scrisse: «Chi vale vola, chi vola vale, chi non vola è un vile».

Menzione

Alla memoria del Prof. Luciano Russi, troppo prematuramente scomparso, storica figura del Premio Scanno di cui ha sempre presieduto la Giuria “Diritto”, maestro di Storia del pensiero politico, Rettore dell’Università di Teramo per tantissimi anni, raffinato intellettuale generosamente impegnato sul piano culturale, civile e scientifico, fulgido esempio per tante generazioni, nella nostalgia di un futuro e di un progetto di cultura parte viva e vitale della sua eredità morale.