(Vincitore della XLIII edizione del Premio Scanno per la Medicina)
Medaglione / Menzione
Professore ordinario in gastroenterologia presso il dipartimento di medicina dei sistemi, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma. Nato a Catanzaro nel 1964, si è laureato in medicina nel 1991, si è specializzato in gastroenterologia nel 1996 e nel 2002 ha conseguito il dottorato in immunologia sperimentale. È autore di oltre 200 pubblicazioni sulle principali riviste internazionali di gastroenterologia e di immunologia.
Nel mese di Marzo 2015, la prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine pubblica i risultati di uno studio di fase II condotto per valutare l’ efficacia di un nuovo farmaco, denominato Mongersen, nei pazienti con malattia di Crohn. Si tratta di un studio clinico multicentrico di un farmaco innovativo concepito da un gruppo di ricercatori dell’ Università di Roma “Tor Vergata” coordinati proprio dal Prof. Monteleone. Questa sperimentazione è stata il frutto di oltre un decennio di ricerche di studi sperimentali che hanno fornito le basi bio-patologiche per l’ideazione e la formulazione del nuovo farmaco. Il farmaco utilizzato nello studio è un oligonucleotide antisenso che sopprime selettivamente la produzione di Smad7, una proteina espressa ad elevati livelli nell’ intestino dei pazienti con malattia di Crohn e coinvolta nell’ amplificazione e mantenimento dei processi infiammatori. La soppressione di Smad7, essendo questo un inibitore dell’ attività del Transforming Growth Factor-beta, il più potente immunosoppressore intestinale consente di ripristinare nell’ intestino dei pazienti con malattia di Crohn i normali e fisiologici meccanismi anti-infiammatori operanti nei soggetti sani.
La sperimentazione clinica, ha coinvolto 16 centri in Italia ed uno in Germania ed è stata condotta in 166 pazienti con malattia di Crohn attiva e resistenti al trattamento con convenzionali farmaci anti-infiammatori. L’ efficacia clinica del trattamento, durato soli 14 giorni, è stata documentata in oltre l’ 80% dei pazienti ed oltre il 60% dei pazienti trattai ha raggiunto uno stato di completa remissione clinica, poi mantenuta fino al termine dell’ osservazione, durata 3 mesi.
Le ricerche del Prof. Monteleone costituiscono un tipico esempio di trasferimento delle acquisizioni scientifiche dal laboratorio di ricerca al letto del malato attraverso un lungo percorso di ricerca traslazionale. infatti, i vantaggi di questo nuovo farmaco sono molteplici e non legati semplicemente all’efficacia clinica documentata nello studio. Il farmaco è stato concepito e sviluppato con l’ obiettivo di facilitare il rilascio del principio attivo nelle porzioni dell’ intestino interessate dall’ l’infiammazione. Questo comporta non solo la massima distribuzione nelle aree in cui l’espressione di Smad7 è aumentata ma anche una notevole riduzione della quota del farmaco che passa nel sangue. L’ ovvia conseguenza di tutto ciò è la significativa riduzione del rischio di effetti collaterali.
Dai dati dello studio emerge che nessun paziente trattato con Mongersen abbia sviluppato effetti indesiderati correlati al trattamento. L’originalità e il carattere innovativo degli studi scientifici, sinteticamente esposti, hanno portato la commissione medicina del XLIII Premio Scanno, ad assegnare, ad unanimità il premio per la medicina 2016 Riccardo Tanturri al Prof. Giovanni Monteleone.”