Vincitrice della XXXIX edizione del Premio Scanno per Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari
Medaglione / Menzione
Vince il Premio Scanno sezione Antropologia e Tradizioni Popolari l’autrice Elisabetta Silvestrini per l’opera Simulacri vesti devozioni. Etnografia delle statue “da vestire” della Provincia di Latina. Repertori dell’Arte del Lazio -1, apprezzandone il rigore espositivo e la ricchezza della documentazione iconografica.
L’autrice è una studiosa nota che da diversi decenni dà rilevanti contributi all’Antropologia museale ed alle altre articolazioni delle altre scienze demoetnoantropologiche.
Delle sue numerosissime pubblicazioni tra saggi monografici e curatele, possono essere ricordati per la loro carica di sollecitazione problematica Gualani e lavandaie, Arte lignea effimera devozionale a Montescaglioso,Fare antropologia storica. Le fonti, Gente del viaggio, Spettacoli di piazza a Roma. Le fonti Abiti e simulacri. Itinerario attraverso mitologie narrazioni e riti.
Con quest’ultimo lavoro, viene affrontata la complessa fenomenologia delle statue da vestire nel territorio pontino. Come è stato rilevato, si ha così una rigorosa etnografia che descrive puntualmente i rituali devozionali che si dispiegano in esso e che illuminano concretamente un settore dell’antropologia religiosa non particolarmente indagato nelle epoche precedenti.
Si può comprendere, dato l’impegno scientifico dell’autrice, come l’insieme dei gesti devozionali rilevati, siano essi rivolti a reliquie o a statue di santi da vestire, si costituiscono come testimonianza di un bisogno di eternarsi, nonostante la morte, contro la morte, sillabando con fatica e decisione l’umana speranza di non finire.