Vincitrice della XXXIX Edizione del Premio Scanno per la Letteratura

Medaglione / Menzione

Il premio Scanno 2011 per la letteratura assegnato a Dominique Lapierre per il suo libro “India mon amour” ( il Saggiatore) è un atto dovuto ad uno degli scrittori contemporanei più noti ed affermati in tutto il mondo, soprattutto se consideriamo gli oltre 10 milioni di libri venduti.

Dominique Lapierre scrittore, ma anche giornalista, etnologo, antropologo, filantropo, osservatore quanto mai attento e partecipe della realtà contemporanea, di tutti i drammi collettivi e privati che hanno angosciato ( ed angosciano ) la nostra epoca e, in particolare, osservatore di un Paese al quale è profondamente, visceralmente legato, l’India, appunto.

Quello che Lapierre narra in questo suo libro è soprattutto un’appassionata storia d’amore, non tra due persone, ma tra l’autore ed un Paese affascinante e controverso come l’India. “India mon amour” ripercorre i numerosi viaggi che lo scrittore ha compiuto nei misteri del Continente, descrivendo nel contempo la vitalità ed il fascino di un’umanità segnata dalle privazioni e dalla miseria, ma mai derelitta. Un vero inno, in questo, alla vita e alla speranza.

Da “La città della gioia” a “Stanotte la libertà”, a “Mille soli”, a “Mezzanotte e cinque a Bhopal”, a “Gli angeli del male”, per non citare che alcune delle sue opere più famose, Lapierre ha costruito il ritratto ora vitale, ora amaro e dolente di un Paese, l’India, che è entrato prepotentemente nel suo cuore.

“India mon amour” rappresenta dunque in modo esemplare il compendio umano, letterario, spirituale di questo rapporto di Lapierre con un Paese dalle mille contraddizioni, l’India dell’informatica, l’India sul punto di diventare una potenza mondiale, ma anche l’India dove ancora 60 milioni di bambini non hanno scuola e 200 milioni di abitanti non hanno l’acqua.

Ecco, il valore letterario ( e non letterario soltanto ) di questo libro è tutto in queste pagine, in questa testimonianza che, soprattutto, è una testimonianza d’amore.