(vincitore della XXXVI Edizione del Premio Scanno per l' Alimentazione)
Medaglione / Menzione
Dal 1985 ad oggi è impegnato come direttore del Dipartimento di Colture Vegetali del prestigioso Max-Planck-Institut di Colonia, in Germania, e nella stessa città è professore onorario della Università Statale, mentre continua la sua attività in Italia presso l'Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Bergamo e, sebbene come professore in congedo, presso l'Università di Milano.
E' una delle figure italiane di più alto profilo scientifico nel campo della biotecnologia agroalimentare.
Tra le sue ultime ricerche presso il Max-Planck-Institute, che lo vede all'avanguardia a livello mondiale, quella sui geni che consentono ad una pianta, la Craterostigma plantagineum di essiccare naturalmente sino ad una perdita di acqua del 97-98% e di ritornare viva dopo la reidratazione.
Fenomeno dagli evidenti interessi agricoli soprattutto per le coltivazioni in zone semidesertiche.
Un settore "difficile", quello della biotecnologia agroalimentare, poco capito, parecchio frainteso e molto osteggiato.